NOI VS LORO: Il cervello razzista
20 MARZO, AULA MAGNA USI, LUGANO
Nove prestigiosi scienziati ed esperti spiegano come nasce il razzismo nel cervello
ore 14 – L’ottica della scienza
ore 17.30 – Razzismi e new media
ore 18.30 – Tavola rotonda conclusiva
"Non esistono le razze. Esistono i razzisti"
- Rita Levi-Montalcini
Lo studio del cervello, in particolare per quello che riguarda l’evoluzione, il linguaggio, l’empatia, il ruolo dell’intelligenza artificiale e dei social può rivelare come e perché il razzismo si radichi all’interno di gruppi e società umane, aiutandoci così a combatterlo. Sono i temi del simposio “Noi vs loro: il cervello razzista”, un evento a carattere divulgativo, dalla formula innovativa – a ingresso libero e gratuito – ideato e organizzato da Viviana Kasam, presidente di Braincircle Lugano e Fabio Meliciani, comunicatore della scienza, in occasione della Settimana contro il razzismo. Il simposio vedrà la partecipazione di tre scienziati di fama internazionale – il genetista Guido Barbujani, il neurolinguista Andrea Moro e il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti, scopritore dei neuroni specchio – insieme a nove studiosi di grande valore provenienti da discipline che vanno dalla storia all’antropologia, dalla computer science alla comunicazione.
Gli interventi dei relatori saranno inframezzati da testimonianze, letture e momenti di dibattito.
ORE 13:30, SALUTI ISTITUZIONALI
ORE 14:00, PRIMA SESSIONE
L'OTTICA DELLA SCIENZA
Lectio magistralis
Guido Barbujani, genetista (Università di Ferrara)
Un’unica razza: quella umana
Gli studi genetici ci hanno mostrato che esiste un’unica razza, quella umana, frutto di incroci e variazioni evoluzionistiche. Guido Barbujani, da anni, attraverso la sua attività di ricerca e divulgazione, è una voce importante nel dibattito intorno a questi temi. Nel suo intervento racconterà la storia dell’evoluzione umana, e le prove che dimostrano come esista un’unica razza.
TESTIMONI:
- Federica Frediani (USI, Lugano)
- Laura Bertini Soldà (SUPSI, Manno)
Immaginari distorti, narrazioni di flussi migratori, storie di discriminazioni nel contesto del Mediterraneo e della Svizzera italiana saranno al centro delle testimonianze di Federica Frediani, collaboratrice scientifica e docente presso l’Università della Svizzera italiana, capo progetto del Middle East Mediterranean (MEM) Summer Summit e Laura Bertini Soldà, antropologa, responsabile del Centro documentazione e ricerche della SUPSI.
modera Fabio Meliciani, comunicatore della scienza (Il giardino di Albert, RSI).
INTERMEZZO:
Video del brano Strange fruit (1939) di Billie Holiday con proiezione del testo tradotto. Strange fruit è un brano simbolo della lotta contro il razzismo a favore dei diritti civili. Il testo della canzone è dello scrittore e insegnante statunitense Abel Meeropot (1903-1986).
ORE 15:00
Lectio magistralis
Andrea Moro, linguista (Scuola Universitaria Superiore, Pavia)
La lingua del razzismo
Il razzismo ha le sue radici nel linguaggio. Fra i massimi studiosi internazionali di linguaggio, Andrea Moro racconterà come l’identità linguistica influisca sull’idea di superiorità che è alla base del razzismo. Secondo Moro esiste un razzismo linguistico, le cui giustificazioni saranno scardinate un pezzo alla volta durante il suo intervento. Uno dei suoi ultimi libri, La lingua e la razza (2019) è un viaggio nell’evoluzione del pensiero e del linguaggio per guardare al futuro e imparare a riconoscere, dentro e intorno a noi, il pregiudizio e il razzismo più radicale e subdolo.
TESTIMONI:
- Gadi Luzzatto Voghera (Centro di documentazione ebraica contemporanea, Milano)
- Federico Faloppa (Università di Reading, Inghilterra)
Lo storico Luzzatto Voghera affronterà il tema di come gli stereotipi linguistici creano pregiudizio, con particolare riferimento alla formazione dell’immaginario antisemita tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Federico Faloppa, linguista dell’Università di Reading (UK), parlerà di rappresentazione dell’alterità nella lingua e di inclusione linguistica, portando la sua esperienza in realtà come Amnesty International.
modera Viviana Kasam, presidente BrainCircle Lugano
INTERMEZZO:
Antonella Astolfi legge alcuni passi del Manifesto degli scienziati razzisti. Il testo, pubblicato il 14 luglio 1938, divenne la base ideologica e pseudo-scientifica della politica razzista del fascismo. Quelle idee, in Europa e non solo, hanno continuato a trovare proseliti, ben oltre la Seconda guerra mondiale.
Coffee Break offerto
ORE 16:00
Lectio magistralis
Giacomo Rizzolatti, neuroscienziato (Università di Parma)
Io, tu, noi… discriminare è umano?
I neuroni specchio, la grande scoperta di Giacomo Rizzolatti, che ha aperto nuovi scenari nella ricerca delle neuroscienze, è anche alla base dell’empatia. Esistono meccanismi neurobiologici che possono spiegare la dinamica che porta a definire classi di appartenenza, a dividere il mondo fra un “noi” e un “loro”, e quindi a spiegare tutti quei fenomeni sociali e discriminatori che vanno dal bullismo al razzismo verso un popolo?
Salvatore M. Aglioti, neuroscienziato (Università di Roma La Sapienza)
Noi e loro nel corpo, nel cervello e nella mente
Negli ultimi due decenni le neuroscienze cognitive e sociali hanno fornito nuovi elementi per comprendere cosa accade nel nostro corpo (e.g. cambiamenti della temperatura corporea o del diametro pupillare) e nel nostro cervello (e.g., cambiamenti del consumo di ossigeno in specifici circuiti neurali) quando separiamo il “noi” dal “loro” e come questi cambiamenti influenzano il nostro comportamento individuale, gruppale e sociale. Salvatore Maria Aglioti, da decenni, svolge attività di ricerca sui correlati fisiologici e cerebrali dei processi di categorizzazione sociale. Nuove prospettive si sono aperte, inoltre, dopo la scoperta dei neuroni specchio alla base dell’empatia. Quali sono, dunque, i meccanismi neurobiologici che possono spiegare la dinamica che porta a definire classi di appartenenza, a dividere il mondo fra un “noi” e un “loro”, e quindi a spiegare tutti quei fenomeni sociali e discriminatori che vanno dal bullismo al razzismo verso un popolo?
TESTIMONI:
- Antonella Santuccione Chada (Women’s Brain Project, Zurigo)
Luca Jourdan (Università Alma Mater, Bologna)
La discriminazione si esprime in forme diverse, non esiste solo quella razziale, ma anche quella di genere, soprattutto in alcuni ambiti. Antonella Santuccione Chada, neuroscienziata e co-fondatrice di Women’s Brain Project parlerà di stereotipi e discriminazione di genere, in particolare in relazione all’ambito della ricerca scientifica. A seguire l’antropologo Luca Jourdan, dell’Università di Bologna, racconterà il fenomeno della discriminazione razziale in contesti come il Rwanda e la regione africana dei grandi laghi, partendo da alcune parole chiave, per capire come sia distorta la nostra immagine del continente africano e come sia fondamentale un lessico storicamente e culturalmente informato.
moderano Viviana Kasam e Fabio Meliciani
INTERMEZZO:
Antonella Astolfi legge alcuni brani del libro E così vuoi parlare di razza di Ijeoma Oluo (2023).
ORE 17:30, SECONDA SESSIONE
TAVOLA ROTONDA: Razzismi e new media
- Debora Nozza, computer scientist, Università Bocconi, Milano.
- Stefano Pasta, storico e pedagogista, Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media all’Innovazione e alla Tecnologia (CREMIT), Università Cattolica, Milano
- Eleonora Benecchi, giornalista e ricercatrice in culture digitali, social media management e produzione audiovisiva, Università della Svizzera italiana (USI), Lugano.
modera Luca M. Visconti, decano della Facoltà di comunicazione, cultura e società, USI, Lugano.
La diffusione dei social media e del web ha dato al razzismo e alla discriminazione nuove forme, nuovi canali. Internet è talvolta utilizzato come un porto franco dove tutto è permesso e finisce per trasformarsi in uno spazio di violenza e propaganda razzista, nonostante i tentativi di imporre limitazioni.
A questo si aggiungono gli algoritmi di AI che non di rado fanno emergere i bias discriminatori che ne condizionano i risultati: un tema sempre più attuale anche alla luce del salto evolutivo portato da sistemi innovativi di intelligenza artificiale basata sul deep learning, come Chat GPT. La tavola rotonda vedrà la partecipazione di tre ricercatori che offriranno prospettive diverse e complementari intorno a un tema quanto mai attuale.
Coffee Break offerto
ORE 18:30, TERZA SESSIONE
TAVOLA ROTONDA CONCLUSIVA
Noi vs. loro: il cervello razzista
Tutti i relatori del simposio si confronteranno con il pubblico per fare una sintesi, rispondere a domande e spunti emersi durante il simposio.
moderano Viviana Kasam e Luca M. Visconti